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26/1/2021

L'uso combinato di training cognitivi e tDCS per il tattamento dei deficit funzionali in persone ad alto potenziale.

La stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS) è un metodo di stimolazione cerebrale non invasiva che ha mostrato risultati promettenti non solo per il trattamento di vari disturbi neuropsichiatrici sugli adulti ma anche nei bambini e negli adolescenti, dimostrandosi come un trattamento sicuro e senza rischi per la salute. Esistono infatti diversi studi randomizzati con popolazione pediatrica che ne dimostrano gli effetti benefici.

Un potenziale vantaggio ottenuto dai trattamenti con tDCS è rappresentato dal miglioramento dell'inibizione comportamentale e dalla riduzione dei comportamenti impulsivi, dal miglioramento nelle prestazioni di  memoria spaziale e memoria di lavoro, nel miglioramento dell'attenzione e della concentrazione, o meglio della “non distrazione”, nel senso che le persone che effettuano interventi con tDCS mostrano una tendenza ad essere meno distratti non solo da stimoli esterni ma anche “interni” come pensieri ossessivi e rimuginanti.

Le ricerche hanno inoltre dimostrato come queste caratteristiche comportamentali e i deficit cognitivi siano presenti non solo in soggetti con ADHD (Disturbo da Deficit dell’Attenzione e dell’Iperattività) o con Difficoltà di Apprendimento, ma anche in coloro che presentano un elevato livello di intelligenza (un QI – quoziente intellettivo - 2 deviazioni standard superiore al valore medio), e definiti Gifted. In questi soggetti, inoltre, queste caratteristiche si accompagnano spesso ad una difficoltà nella regolazione emotiva e problematiche relazionali, che portano spesso la persona Gifted ad essere emarginata e isolata dagli altri, o ad essere visto come “diverso”:

Un modo per migliorare queste difficoltà, soprattutto relative alle funzioni cognitive, è l’allenamento cognitivo. Tramite il training cognitivo si possono migliorare la capacità di regolazione emotiva e le funzioni esecutive come l'attenzione sostenuta e le componenti più complesse dell'attenzione, così come la memoria di lavoro. La maggior parte di questi training si basano su trial classici della psicologia come il Go-NoGO, il Flanker test, il 3-back o il test di Stroop. Esempi di questi trial chiedono al soggetto di porre attenzione ad alcune caratteristiche dello stimolo presentato o discriminarne altre, facendo leva su un “allenamento” che non sempre il nostro sistema cognitivo esegue – in modo regolare - nella quotidianità.

La stimolazione magnetica cerebrale, cioè la tDCS, in questo caso ha dimostrato avere un effetto nell’aumentare gli esiti positivi dati da questi training, con un miglioramento significativo della memoria di lavoro, del controllo inibitorio e dei compiti di attenzione, “potenziando” i risultai dati dall'effetto allenamento.

I risultati degli studi, in definitiva, dimostrano che l'allenamento cognitivo combinato con tDCS è uno strumento efficace per migliorare la capacità di inibire le risposte e ridurre l’impulsività, migliorando l'attenzione e la memoria di lavoro, cioè quegli outcome deficitari in molti soggetti ad Alto Potenziale, riducendo così pensieri intrusivi, pensieri ossessivi e ruminazioni.

La realizzazione di software sulla base dei meccanismi cognitivi e psicologici sottostanti a questi trial rappresenta una nuova frontiera di sviluppo per la gestione di alcune problematiche che accompagnano le persone Gifted. Questi interventi sono rivolti non solo a bambini o adolescenti, ma anche ai loro familiari in quanto care giver e persone di supporto che, con il loro aiuto e con un adeguato affiancamento, possono supportare i loro figli, affiancando il lavoro degli operatori del settore e diventando così parte attiva del percorso e del trattamento terapeutico, piuttosto che educativo.

In commercio sono già presenti diversi tipi di training sotto forma di giochi in scatola, APP per smartphone e tablet e video games, alcuni dei quali utilizzabili anche insieme a device esterni, come hardware per la Brain Computer Interface, strumenti per il neurofeedback e neurostimolatori come la tDCS. Questi strumenti permettono di offrire protocolli strutturati su misura, cioè sulle caratteristiche della persona, garantendo una maggior efficacia e una maggior riuscita dell’intervento.

 

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